giovedì 7 aprile 2016

Una serie su Lucifero ed è subito scandalo!

Ah, i bigotti! Il mio pane quotidiano. 
Quando ho pubblicato il primo volume della saga "La Stirpe di Belial", che parla proprio di Satana, la sua progenie e della dissolutezza di alcuni individui della Chiesa - sebbene in chiave più leggera in confronto a quanto pubblicato da altri scrittori del genere - mi sono scontrata con un muro di critiche e bigottismo religioso.
Al di là del fatto che rispetto le idee altrui, benché gli altri non rispettino spesso le mie, non mi sono scoraggiata e sono andata avanti con i miei progetti. Il secondo volume della saga, infatti, sarà pubblicato a breve, in barba a chi mi vuol male.
Io sono solo una sconosciuta e le rimostranze nei miei confronti (s)fortunatamente non hanno avuto chissà quale impatto mediatico o virale; chi non può dire altrettanto è, invece, la produzione di una serie televisiva intitolata Lucifer.
Loro si sono trovati nella burrascosa azione di mamme americane indignate e pronte a etichettare il loro prodotto come PERICOLOSO.
Pericoloso? Ignobile menzogna, pazzia.
Io ho guardato Lucifer, dietro indicazione della mia carissima amica Jalila, e l'ho trovata una serie formidabile.
E' piena di spunti di riflessione, introspettiva, accurata, e senza dubbio, porta una ventata d'aria fresca. 
Il mistero della fede, la Chiesa con i suoi ministri di Dio corrotti, la commercializzazione della fede stessa (Natale, Pasqua, ecc...) queste cose sono sbagliate. Queste cose sono pericolose. La divinazione del Male è pericolosa. Una serie televisiva come questa? Assolutamente NO.
Perché dico questo? Perché a mio avviso c'è un equilibrio nell'universo. Un equilibrio che previene che possa esistere il bene senza la sua controparte (come riconosceremmo l'uno se non esistesse l'altro?). Il male è nel mondo, un mondo creato da Dio. Dio ha creato in principio gli angeli, poi a seguire il cielo, la terra, la fauna, la flora, gli esseri umani - sebbene non in quest'ordine - questo ci dice la Bibbia. Tutto è stato creato da lui, persino Satana.
Dio è la divinità gelosa (non esiste altro Dio all'infuori di me), la divinità iraconda (Sodoma e Gomorra, il diluvio universale, Babele vi dicono qualcosa?), la divinità generosa (dopo aver dato a Satana modo di colpire Giobbe innumerevoli volte, ferendolo profondamente, non ha forse ricompensato quest'ultimo con il doppio di quanto gli era stato tolto?), la divinità prona al perdono - per salvarci, e darci un'altra possibilità di redenzione, ha sacrificato il suo stesso figlio!
Dio è tante cose, e leggendo la Bibbia, si possono notare i diversi stadi di transizione della sua personalità, le varie sfaccettature del suo carattere. Dio è cambiamento!
Premesso tutto ciò, quindi, e nel pieno rispetto delle credenze religiose di ognuno, credo di poter affermare questa serie, che parla di cambiamento e crescita interiore, di "contrasti familiari" - se vogliamo - e nel contempo ci fa sorridere oltre che riflettere, be', è una serie televisiva che non può assolutamente nuocere a nessuno.
Togliamoci i paraocchi: nessuno è completamente cattivo o completamente buono, neppure Satana! E io ne so qualcosa: ci ho scritto una serie di libri! ;)

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